Alcuni luoghi si chiamano "osteria" perché offrono cibo di scarsa qualità o con scarsa cura ad un prezzo che una volta era abbordabile ma ora si allinea a quello dei ristorani propriamente detti.
Questo locale invece si chiama "osteria" perché cerca di proporre piatti tradizionali.
L'ambiente è sul rustico elegante, con una sala inferiore abbastanza rumorosa e una sala superiore molto tranquilla.
Abbiamo preso un assaggio di antipasti: carpaccio con rucola e grana e affettati misti, serviti con zucchine sott'olio, molto buoni entrambi.
Primo: pappardelle fatte in casa al ragù d'anatra, praticamente non serviva il formaggio, detto da un consumatore compulsivo di grana come me è un gran complimento.
Di secondo spiedo alla bresciana con polenta, decisamente saporito e morbido, ha superato anche la prova suoceri che sono abituati ad uno spiedo fatto in casa di alta qualità.
Vini a bottiglia, bicchiere o anche a mezzo litro (vengono proposte le bottiglie già aperte)
Dimenticavo il dolce, ottima torta di mele e ottima mousse di cioccolato all'amaretto.
Caffé discreto.
- Cibo: 8.5
- Locale: 7.5
- Servizio: 8.5
- Rapporto Qualità/Prezzo: 8
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